Le Edicole del territorio di Cazzago San Martino

Le Edicole votive o Santelle sono uno degli elementi più significativi del nostro territorio franciacortino presenti sia nei centri abitati sia in campagna. 

Il termine “edicola” deriva direttamente dall’antica Roma e indicava una “piccola costruzione” o “piccolo tempietto” che, di solito, era costruito per custodire un’immagine o una statua di una piccola divinità. Questa tradizione si è sempre più diffusa con il Cristianesimo in tutto il territorio italiano.  

La maggior parte delle Santelle sono incentrate sulla figura della Madonna, alcune al Crocefisso oppure a Santi di cui si invocava la protezione.  

Il censimento fotografico effettuato sul territorio di Cazzago San Martino vuole portare alla fruizione di tutti un patrimonio spesso nascosto e dimenticato anche dagli stessi abitanti del territorio e focalizzare l’attenzione sugli interventi necessari per ripristinare e conservare al meglio questo patrimonio che rischia in alcuni casi di essere perduto perché già compromesso (alcuni siti necessitano di interventi conservativi importanti).   

A cura del Gruppo Artisti Emilio Pasini di Cazzago San Martino.  

Un ringraziamento particolare per il lavoro svolto: fotografie a cura di Paolo Paderni; indagine a cura di Carlo Ferrari; ricerca e stesura testi Alessia Mometti

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Cazzago San Martino

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È una grande santella (seconda meta’ 1600- prima metà 1700) con grande cornice a stucco a protezione in tegole (ora distrutta); non vi è memoria di cosa vi fosse rappresentato. Don Pietro Caffoni nella seconda metà del 1900 fece dipingere un Crocefisso.
Attualmente c’è un bellissimo dipinto di Gianfranco Caffi che raffigura San Martino a cavallo.
Non necessita’ di intervento di restauro.

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Sono situate su un importante incrocio stradale e vengono indicate come come protettrici dei viandanti e dispensatrici di grazie.
È pervenuta una leggenda legata alla storia di questo monumento che è stato costruito circa 200 anni fa, nella prima metà del 1800 (non sono pervenute datazioni esatte).
Una ragazza che stava lavorando in una campo fu colta all’improvviso da un temporale tanto forte che la ragazza non riuscì a ripararsi in tempo nella stalla lì vicino e mentre cercava di aprire la porta della stalla una saetta la getto’ a terra; ella rimase comunque illesa e si narra che mentre invocava la protezione dei santi e della Madonna ebbe salva la vita. Cosi’ da allora santella riporta la raffigurazione di San Rocco, San Giuseppe e Maria.
La santella fu lasciata a lungo in stato di degrado a lungo, finchè venne restaurata a partire dal 1988 ad opera del pittore Dino Decca di Flero che ha realizzato ex novo il quadro centrale, mentre le due immagini delle nicchie laterali sono state restaurate in quanto non erano completamente distrutte.
Oggi necessita di un grosso intervento di restauro sia della muratura che della parte pittorica.

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È stata distrutta agli inizi degli anni ‘60 per l’allargamento dell’autostrada e successivamente è stata ricostruita nell’anno 2004.
L’originale risaliva al 1600 ed era stata costruita dalla famiglia Rizzini che aveva fissato dimora nella vicina cascina ed era originaria di Magno di Inzino in Val Trompia. Era stata edificata su una “musna” di sassi alta circa 1,20 m sul piano della campagna circostante. Questa santella era particolarmente cara agli abitanti di Cazzago che l’avevano restaurata nel 1893. Originariamente era presente un affresco che raffigurava una Madonna con il bambino e il grano maturo, mentre sulle pareti laterali erano effigiati S. Francesco di Paola e S. Antonio di Padova.
Ad oggi la cappella non non necessita di restauro.

 

Originariamente conteneva un affresco (andato perduto) che raffigurava la Madonna, poi sostituito con una piccola statua sempre della Vergine Maria.
È stata restaurata completamente intorno all’anno 2010 dai pittori del Gruppo Emilio Pasini di Bornato con una bella Madonna con Bambino.
È ben conservata e non necessita di intervento di restauro.

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Nel 1600 la cascina qui presente veniva chiamata “Contrada della santella”.
Il dipinto originariamente presente era almeno m 2×2. Il restauro che è stato eseguito lo scorso secolo ha riportato alla luce un importante sito legato alla cultura medievale di Cazzago.
Una leggenda narra che, durante la processione solenne che si teneva ogni cinque anni con la statua della Madonna del Castelletto, un improvviso temporale costrinse il corteo a rifugiarsi in questa cascina. Il proprietario allora fece dipingere come ringraziamento la santella.
Non necessita’ di restauro.

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Lo stile è ottocentesco ma è stata piu’ volte ritoccata e rimaneggiata. La scritta in alto riporta le seguenti parole: “Illos tuos misericordes olocus ad nos converte Maria in Aeternum”.
Necessita di intervento di restauro e pulitura.

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Questa santella si trova a Cazzago nello zig zag ed è stata realizzata intorno agli anni ‘30 del secolo scorso. E’ opera di Oldofredi Franzoni.
Ben tenuta, non necessita di restauro.

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È presente un bel tondo in ceramica che è stato murato quanto il dipinto originale era già scomparso. Datazione non pervenuta.
Necessita di intervento di restauro conservativo.

E’ presente sono una piccola statuetta raffigurante la Madonna.

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I vecchi si ricordano che ci si recava a questa santella per invocare la guarigione dalla febbre.
La santella è stata salvata dalla probabile distruzione quando è stata realizzata la terza corsia dell’autostrada.
E’ stata completamente restaurata nel 1989, il dipinto era opera di Verzelletti Nazareno; è stato poi strappato e non ci sono più notizie in merito.
E’stato eseguito un intervento di restauro negli anni 2010-2012 con l’esecuzione di un affresco a cura dei pittori del Gruppo Emilio Pasini.

La santella attuale ne sostituisce la precedente che si trovava nel medesimo luogo. Non necessita di restauro.

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La santella è stata costruita nel 1925 da Rocco Caterina in seguito all’apparizione di San Benedetto in questo luogo.
All’interno oltre a decorazioni e scritte, sono presenti quadretti e rosari (grazie ricevute) e due piccoli inginocchiatoi . La costruzione è chiusa da un cancello.
E’ ben conservata e tuttora si celebrano le messe.

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Bornato – Costa – Barco

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La nicchia è vuota da molti anni. Prima era presente una piccola statuetta. Può essere ripristinata; da valutare in prospettiva di un restauro.

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La santella rappresenta una Madonna con il bambino in braccio.
E’ presente una nicchia di legno su cui su cui è posta la riproduzione di un dipinto. Ben conservata; non necessita di restauro. Si potrebbe valutare una cornice dorata per bordare il dipinto.

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E’ presente un affresco inserito in una nicchia di cemento.
E’ santella recente che riproduce la madonna della Zucchella. Ben tenuta, non necessita di intervento.

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La nicchia risale ai secoli XVIII – XIX sec.
L affresco precedente era completamente scomparso. E’ stato rifatto nel 1988 da Ettore Verzeletti.

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Questa è costituita da un affresco situato all’interno di una nicchia di cemento, sopra alla fontana di Via Basso Castello e rappresenta una Madonna con bambino. Doveroso un intervento di pulitura dall’edera e necessita di un ripristino completo.

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La nicchia (dim. Circa 60x50cm) contiene una statuetta raffigurante la Madonna di Caravaggio. È stata realizzata nel 1968 dal Sig. Conradi Vincenzo, nello spazio prima occupato da una porta.
Intervento da valutare con i proprietari.

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Il dipinto originario presente in precedenza è stato distrutto 1958 e risaliva al Settecento.
E’ stato rifatto nel 1987 da Gabriella Sardini.
Valutare un eventuale intervento.

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Cappella con altare e Crocefisso. Sostituisce una precendente santella situata nel muro che anticamente costeggiava la strada; si trattava di una Deposizione di considerevoli dimensioni e per questo motivo veniva chiamato “Santelot”, ma fu demolita per allargare la strada. Con ogni probabilità risaliva al ‘700.
Quella attuale è stata realizzata agli inizi degli anni 50 dello scorso secolo.
E’ tuttora ben conservata.

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La santella e il dipinto originario risaliva probabilmente al 1800.
E’ stata restaurata nella seconda metà del ‘900 dal pittore Ettore Verzelletti.
E’ ben conservata; da valutare un intervento di ripristino dell’intonaco circostante.

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E’ stata realizzata nel 1988 e dedicata a Padre Marcolini. È un bellissimo mosaico opera di Mino Trombini.
Bene tenuta, non necessita di intervento.

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L’affresco risale probabilmente al XIX secolo ed è stato restaurato nel 1985 dal pittore Luigi Mometti.
I colori hanno perso tonalità e brillantezza; da valutare un intervento conservativo.

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E’ presente il volto di Cristo scolpito nel legno vivo di un albero, ultima opera dello scultore bresciano Francesco Lorandi, eseguita nel 1987 poco prima di morire. La scultura orinaria è stata tolta dal tronco perhè rovinata a causa dei tarli e dall’umidità (che ha gravemente danneggiato la scultura di Lorandi).
E’ stata riprodotta in teerracotta e posizionata a fianco della Romiglia in una nicchia da Luigi Mometti nel 1992. Nel piccolo affresco ai piedi della scultura è spiegata l’origine della stessa e si puo’ leggere: “scultura di Lorandi F. nel 1977 sul legno vivo. Distrutta dal tarlo. Pittore Luigi Mometti ne ha fatto calco anno 98”.

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La santella è nuova e situata in un’ abitazione privata (Sig. Loda). Non necessita di restauro.

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Calino

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La santella contiene una piccola statuetta. Non sono state trovate notizie storiche. .

E’ stata ricostruita dopo il crollo della santella preesistente e del muro intorno (avvenuta negli anni 30 circa del secolo scorso). Con la ricostruzione del muro si è voluto ricordare la vecchia santella costruendo questa piu’ piccola. Successivamenrte è stata restaurata da E. Verzeletti nel 1985 e da allora è protetta con un vetro.

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Si trova all’interno di una piccola nicchia questa santella restaurata ne 1983 da Ettore Verzelletti. Nella raffigurazione precedente, che era completamente deteriorata, sembrava di scorgere un monte con la forma di una croce, da qui l’idea di rappresentare una Crocefissione.
Non necessita di restauro.

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L’affresco presente è stato seguito nel 1984 da Ettore Verzelletti copiando la raffigurazione precedent.
Necessita di riparo dalla pioggia. E’ presente una grata di ferro, si potrebbe valutare un eventuale sostituzione con un vetro.

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Santella a parete con affresco presumibilmente cinquecentesco (?), in parte coperto dal pilastro. Non si sono trovate notizie storiche.
In seguito alla ristrutturazione dell’abitazione si cjui è inserita, le condizioni generali della santella risultano essere migliorate.

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La santella è stata ricostruita in seguito all’allagamento delle via nel 1978.
Il dipinto su tela è opera di Guido Tallone, pittore che frequentava Villa Maggi , dalla quale si diceva provenisse la tela..
Non necessita di restauro.

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Affresco su muro che occupa tutta la nicchia. Restaurata da E. Verzelletti nel 1983 . E’ situata nelle vicinanze di un antica osteria che probabilmente era stazione di cambio per i cavalli per chi andava in Valle Camonica. Chi sostava qui si affidava a Sant’Antonio.
Non necessita di restauro.

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Pittura murale (nuova). Casa privata.

Anno di costruzione 2008; non ci sono pervenute notizie in merito.

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Pedrocca

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E’ stata ricavata in un portone antico e murato. L’ opera è una scultura in terracotta di P. Nazareno Panzeri. La santella è stata realizzata nel 1986 e ad oggi non necessita di interventi.

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E’ posta molto in alto.
In precedenza c’era un affresco settecentesco che raffigurava la Madonna di Caravaggio. E’ stato poi ricoperto approntando lo spazio per un nuovo dipinto che ro’ non è piu’ stato realizzato. E’ stata rifatta nell’anno 2000.

Questa santella risale al 700, si fermava la processione. Necessita di restauro e pulitura.

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E’ molto antica (datazione non pervenuta) e dà il nome alla via.
In seguito alla ristrutturazione della casa l’affresco presente (gia’ restaurato in precedenza) è stato cancellato e rifatta la cornice.

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La cascina è cinquecentesca, ma la santella è degli inizi del 1900. Era presente anche una cassetta per le elemosine.
La devozione consisteva nel preparare due nastrini, uno dei quali viene portato dal malato mentre l’altro veniva legato alla rete di protezione.
Il vecchio affresco presente è stato strappato e quello attualmente presente è stato eseguito da Ettore Verzelletti nel 1994.

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Situata in Via Chiesa Vecchia ad angolo con via campestre e chiamata strada della santella . Il restauro piu’ recente è stato eseguito da Fasani Ugo. In precedenza erano affrescata anche ai lati. Non c’è memoria dell’anno di costruzione.
All’esterno della nicchia, le lesene imitano quelle della chiesa vecchia di Pedrocca.

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Restaurata da Rossi Roberto (seconda metà del secolo scorso); era presente anche prima di questo restauro la Madonna dell’Assunta. Non si conosce l’anno di costruzione della santella. Si dice che prima fosse presente una tela.

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Costruita nella seconda metà del 1900 (non si conosce datazione esatta) come ringraziamento in quanto si salvò dal crollo di una parte della cascina stessa.
In precedenza era presente un affresco raffigurante una Madonna con il bambino dormiente in braccio, poi fu sostituito da un altro dipinto per restare poi vuota per anni. L’opera attualmente presente è stata eseguita ad opera del Gruppo Emilio Pasini.

Affresco rifatto nel 1984; questo intervento ha coperto gran parte del dipinto esistente alterandone lo spirito. E’ stata successivamente sistemata nel 2014.
Non necessita di restauro.

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