Le Edicole del territorio di Cazzago San Martino
Le Edicole votive o Santelle sono uno degli elementi più significativi del nostro territorio franciacortino presenti sia nei centri abitati sia in campagna.
Il termine “edicola” deriva direttamente dall’antica Roma e indicava una “piccola costruzione” o “piccolo tempietto” che, di solito, era costruito per custodire un’immagine o una statua di una piccola divinità. Questa tradizione si è sempre più diffusa con il Cristianesimo in tutto il territorio italiano.
La maggior parte delle Santelle sono incentrate sulla figura della Madonna, alcune al Crocefisso oppure a Santi di cui si invocava la protezione.
Il censimento fotografico effettuato sul territorio di Cazzago San Martino vuole portare alla fruizione di tutti un patrimonio spesso nascosto e dimenticato anche dagli stessi abitanti del territorio e focalizzare l’attenzione sugli interventi necessari per ripristinare e conservare al meglio questo patrimonio che rischia in alcuni casi di essere perduto perché già compromesso (alcuni siti necessitano di interventi conservativi importanti).
A cura del Gruppo Artisti Emilio Pasini di Cazzago San Martino.
Un ringraziamento particolare per il lavoro svolto: fotografie a cura di Paolo Paderni; indagine a cura di Carlo Ferrari; ricerca e stesura testi Alessia Mometti
Le edicole votive o santelle hanno una storia molto antica. Bisogna infatti tornare all’epoca dell’Impero romano e prima ancora alla cultura greca, per capire come siano nate queste strutture che condensano di fatto architettura, scultura, pittura e devozione.
L’edicola (dal latino aedicula, da aedes, tempio) affonda le sue radici in età ellenistica. Nell’antichità, le sorgenti, i crocevia e i luoghi in cui era avvenuto un evento prodigioso erano considerati luoghi sacri e spesso erano segnalati dalla presenza di piccoli tempietti.
La tradizione della civilità romana prevedeva l’affissione di immagini sacre di divinità minori sulle mura delle Insulae e delle Domus. Con l’Editto di Teodosio I nel 397 d. C. si incentivò la costruzione di questi simboli di devozione e i temi pagani vennero sostituiti lentamente con quelli cristiani, fino ad avere ampissima diffusione nel Medioevo prima e poi con l’avvento del Protestantesimo, in quanto vennero usate dalla chiesa cattolica per contrastare questa nuova branca del cristianesimo che andava dilagando rapidamente.
Per quanto riguarda la tipologia, possiamo distinguerne alcune differenti tra loro:
– “a cappella” ovvero un piccolo edificio che contiene un’immagine Sacra da venerare, spesso con la presenza di un altare per pregare.
-“a vela”: in questo caso è una costruzione indipendente costituita soltanto da un muro con l’immagine Sacra.
-“a nicchia” : l’edicola votiva viene realizzata da una nicchia che si ricava nella parete di una abitazione oppure lungo le strade da muri di contenimento del terreno.
La loro funzione è sempre stata quella di rappresentare un punto di aggregazione per la riunione dei fedeli devoti in preghiera. Molo spesso erano costruite a protezione delle case, delle strade, delle porte di accesso alle città e anche delle corporazioni di mestiere; alle donne in genere spettava il compito di prendersi cura dell’edicola, ponendo ad esempio fiori e lumini.
Come già accennato frequentemente si trovavano lungo le strade o importanti crocevia per dare un segno di conforto e speranza ai viaggiatori che durante il loro cammino potevano incontrare moltissime difficoltà e pericoli.
In tutto il territorio italiano troviamo una diffusione capillare di questo fenomeno, in ogni borgo ci sono segnali della loro presenza, quasi a costituire una specie di “segnaletica” di natura religiosa. Le santelle in questo senso sono sicuramente il segno tangibile di un’arte povera che testimonia una religiosità popolare di antica data che era appunto realizzata per diversi motivi, spessissimo su iniziativa privata o per un gesto di devozione o come ex voto, per una promessa fatta o per grazia ricevuta o semplicemente come bisogno di protezione da ogni male.
Vista la bellezza di moltissime edicole votive, nonche’ l’importanza delle tradizioni fortemente legate al territorio, è nell’interesse di tutti preservare questo immenso patrimonio avviando fin d’ora un’azione di tutela e valorizzazione delle stesse, anche attraverso lo studio delle testimonianze arrivate fino ai giorni nostri.
A seguito di questa breve indagine, si potranno approfondire le analisi iconografiche delle santelle e le tecniche costruttive, attraverso lo spoglio di fonti storiche e documentali, individuando le pratiche devozionali ancora in atto legate a questa particolare espressione di culto che rappresenta di fatto una vera e propria identità culturale collettiva. L’analisi potrà portare alla catalogazione precisa delle diverse tipologie di edicole presenti nel nostro territorio, analizzando anche le raffigurazioni più frequenti (Madonna con Bambino, Crocefissione, Santi) in relazione alla toponomastica o alla presenza di chiese o cappelle sul territorio.
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